Aprile 2022
Hasìni: un sorriso dallo Sri Lanka, Rita Venditti
Dal 2010, nella scuola dove insegno, abbiamo adottato HASINI, una bellissima bambina dello Sri Lanka. Allora aveva circa sette anni, la stessa età degli alunni con i quali ho iniziato questa avventura.
Ricordo ancora la prima volta che abbiamo ricevuto la sua foto: i grandi occhi neri sorridenti, il volto incorniciato da due trecce brune che contrastavano con il bel vestitino bianco che indossava.
Le notizie sul suo percorso scolastico, attraverso le lettere che ci faceva recapitare e soprattutto i simpatici biglietti che lei stessa costruiva con fantasia e abilità, lasciavano ogni volta felicemente sorpresi i miei alunni che rispondevano sempre con entusiasmo comunicando notizie sui loro momenti di vita scolastica e soprattutto formulando mille domande, tanta era ed è la loro curiosità nei confronti di un mondo e di una cultura così diversa dalla loro e allo stesso tempo così semplice e affascinante. Il desiderio ricorrente era quello di poterla un giorno incontrare personalmente.
Ora Hasini ha diciotto anni e dal 2020 frequenta l’Advacend Level una scuola media superiore con indirizzo artistico dove lei studia danza; inoltre è anche iscritta ad un corso di inglese e di informatica.
Negli ultimi anni abbiamo adottato anche Benedicte, una bambina del Congo che frequenta la scuola primaria.
Tante sono state le iniziative che con la nostra scuola abbiamo portato avanti a favore di questi bambini che attraverso i viaggi di Ottavio e Marina nello Sry Lanka e nel Congo, abbiamo imparato a conoscere. Le più significative sono le tombolate che organizziamo a ridosso delle vacanze natalizie durante le quali raccogliamo la maggior parte dei fondi per queste adozioni.
Marzo 2022
Enfin le courant électrique! Ottavio
«Enfin, aujourd’hui, le courant électrique est arrivé au Dipensaire!». C’est ce que nous a dit soeur Bibiana de Mpasa à la mi-février.
Neuf ans se sont écoulés depuis l’inauguration de notre Dispensaire: c’était le 12 octobre 2012. A cette date, dans le quartier de Mpasa il n’y avait pas de courant électrique et pourtant nous avons dû acheter et installer un gros générateur d’électricité, dans le but de faire fonctionner tous les équipements du Dispensaire et la pompe du puits qui fournit l’eau nécessaire.
Lors de ma dernière visite au Congo en juin 2019, avec grand étonnement et grande satisfaction j’avais remarqué la présence des premiers poteaux électriques le long de la grande avenue, qui de l’aéroport mène au quartier de Mpasa et à notre Dispensaire.
Pour nous, avoir de la lumière dans les maisons et dans les rues c’est tellement normal qu’on ne le remarque même plus et on panique s’il manque quelques minutes. Le quartier de Mpasa, au contraire, était toujours sombre, et au crépuscule les gens n’osaient plus sortir de leurs maisons, éclairées uniquement par des bougies tamisées.
Pouvoir disposer de l’électricité nous permet de remplacer le seul vieux réfrigérateur au kérosène avec un réfrigérateur de nouvelle génération, pour assurer la parfaite conservation des vaccins, des médicaments et de ancien microscope solaire du laboratoire d’analyses cliniques.
Sœur Bibiana a voulu partager avec nous sa joie, en nous envoyant quelques photos des travaux de raccordement électrique au tableau général du Dispensaire.Le générateur continuera à être utilisé en cas d’urgence.
Febbraio 2022
Dispensario di Mpasa
Finalmente la corrente elettrica! Ottavio
“Finalmente oggi è arrivata la corrente elettrica al Dispensario!”, così ci ha comunicato suor Bibiana da Mpasa a metà febbraio.
Sono passati nove anni dall’inaugurazione del nostro Dispensario, era il 12 ottobre del 2012.
Allora, nel quartiere di Mpasa la corrente elettrica non c’era e noi abbiamo dovuto comprare ed installare un grosso gruppo elettrogeno per far funzionare tutte le attrezzature del Dispensario e la pompa del pozzo che fornisce l’acqua necessaria.
Nella mia ultima visita in Congo di giugno 2019, con grande meraviglia e soddisfazione avevo notato i primi pali per l’elettrificazione lungo il vialone che dall’aeroporto conduce al quartiere di Mpasa e al nostro Dispensario.
Per noi avere la luce in casa e per le strade è talmente normale che non ci facciamo neanche più caso e andiamo nel panico se manca solo per qualche minuto.
Il quartiere di Mpasa invece era sempre buio, e la gente dall’imbrunire non osava più uscire dalle case rischiarate solo da fioche candele.
Poter disporre della corrente elettrica ci consente di sostituire l’unico vecchio frigorifero a cherosene con uno di nuova generazione, per garantire la perfetta conservazione dei vaccini e delle medicine e il vecchio microscopio solare del laboratorio delle analisi cliniche.
Suor Bibiana ha voluto farci partecipi della sua gioia inviandoci alcune foto dei lavori di allaccio della corrente al quadro generale del Dispensario.
Il gruppo elettrogeno continuerà ad essere utilizzato nelle emergenze.
Gennaio 2022
Ripartire dalla Scuola
La Scuola, Rosalia Paolucci
Tra “Vita e Solidarietà” e il mondo della scuola si è creato nel corso di più di un decennio un legame importante, grazie al rapporto di collaborazione consolidatosi con la partecipazione delle scuole alla realizzazione del Calendario Solidale.
Quest’anno il tema del calendario è proprio LA SCUOLA, una proposta a tutto tondo, semplice e complessa ad un tempo, quasi spiazzante nella sua globalità.
Quali interrogativi pone in questo momento una tale riflessione?
Uno dei principali è stato l’effetto paradossale della pandemia nell’aver costretto a guardare alla scuola con una rinnovata consapevolezza, realizzando fino in fondo quanto sia essenziale il suo servizio nella vita delle famiglie, dei bambini e dei ragazzi.
Istituzione e luogo fisico, sintesi di spazio e tempo in cui si sostanzia la formazione educativa, sociale e culturale di bambini e ragazzi, l’esperienza scolastica rappresenta una realtà imprescindibile nella vita delle giovani generazioni, perno focale intorno al quale si costruisce il futuro stesso della società.
La scuola è mancata, e anche le formule più o meno riuscite che l’hanno sostituita, non hanno riempito il vuoto in termini di motivazione, scambio e interazione socio-culturale, costruzione di esperienze.
Ci è sembrata allora, quanto mai opportuna una proposta che ha il significato di rimettere la scuola al centro dell’interesse collettivo e, magari dell’attenzione delle istituzioni.
Luogo di identità personale nel quale riconoscersi e riconoscere gli altri, in cui strutturare esperienze e traguardi comuni e acquisire strumenti per interagire nel mondo, La Scuola è Diritto, prima che obbligo funzionale al consorzio umano.
In tutte le fasi del secolo appena trascorso, è sempre stata punto nevralgico delle trasformazioni, degli scontri e delle contraddizioni sociali.
Sicuramente il discorso resta aperto: La Scuola ideale è solo quella che pone l’alunno/a al centro e ne promuove la realizzazione nel rispetto dei suoi bisogni e delle sue esigenze.